Senza voce – il Sacco si tinge di rosa – sabato 29 marzo ore 21.00

SENZA VOCE

Dedicato a Maria Callas

Testo Annapaola Bardeloni

Regia Annapaola Bardeloni e Antonio Tancredi

Con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta

Elementi scenici Alice Piscitelli

Musiche di G.Bizet, F. Battiato, V. Bellini, M. Davis,

E. Karaindrou, G. Puccini, C. Rustichelli, G. Verdi

Una produzione

CATTIVI MAESTRI TEATRO

 

Maria Anna Cecilia Sofia Kalogeropoulos, questo il nome sui documenti. Maria Callas,il nome sulle locandine.

‘Era così bella, bellissima. Proprio bella no. Sicuramente affascinante.Ma è vero che Onassis la drogava per abusarla?Sì perché lei era frigida.Non era frigida era un’erotomane. Comunque era problematica. Isterica, cattiva. Poverina.Il prototipo della vittima. Una strega.Era bulimica. Ci credo, con quella madre… Poi si è fatta iniettare il verme solitario. Ma anche magra non era mica tanto bella. Sicuramente affascinante.

Divina. LA Divina.’

Quando si cerca una strada per raccontare la storia di un mito immancabilmente si inciampa nel pettegolezzo morboso. Scavare, rompere, destrutturare il mito, renderlo più umano dell’umano sembra l’unico modo per poterlo avvicinare. In questo spettacolo Maria Callas entrerà nell’orologio della sua vita, e attraverso un viaggio tra ricordi ed emozioni rincontrerà le persone che l’hanno conosciuta, portandoci all’origine della sua “divinità”

I ricordi sono il filo del tempo che definisce la nostra persona. Sono le cose, le facce, i profumi, gli odori, i giorni, gli anni della nostra vita. E’ seguendo questo filo che “Senza voce” ricostruisce l’aspetto divino di una cantante impressa nella nostra memoria non solo per la sua voce ma anche per il suo sorrico, i suoi movimenti, la sua presenza. Lo spettatore scopre una Callas meno diva, più umana e divina, attraverso il ritratto che ne fanno le persone che l’hanno conosciuto, amata, venerata. Il suo vissuto nascosto diventa più importate dell’incanto della sua voce. Scavare, rompere, destruttrare il mito, renderlo più umano dell’umano sembra l’unico modo per poterlo avvicinare.

Quando si cerca una strada per raccontare la storia di un mito come Maria Callas, si inciampa immancabilmente nel pettegolezzo morboso. Anche nelle biografie più titolate ci si trova quasi obbligatoriamente a spiare dal buco della serratura dentro le sue camere da letto, a guardare cosa metteva nel piatto, a indagare di quanta fragilità, quanta scaltrezza, quanta delusione, quanto orrore sono stati abitati i suoi giorni. Il suo vissuto nascosto diventa più importate dell’incanto della sua voce. Tutto e il contrario di tutto è stato scritto su questa donna controversa e piena di talento limpido. Allora come portare in scena questa divinacercando di non cadere nella trappola fin troppo facile del chiacchiericcio? Scavando, rompendo, destrutturando il chiacciericcio stesso. Maria Callas ha suscitato ammirazione sconfinata, ma ha anche procurato fastidio, rabbia e sconfinato amore.

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Il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata pertanto la prenotazione è consigliata .

Saremo per voi, TELEFONICAMENTE disponibili il LUNEDI’- MERCOLEDI’ – GIOVEDI’ – VENERDI’ – SABATO dalle 14.00 alle 17.00. In tutti gli altri giorni e orari potete inviarci le vostra prenotazione tramite sms o whatsapp al numero 3317739633 e riceverete la conferma della prenotazione.

INFO E PRENOTAZIONI

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EMAIL: info@teatrosacco.com

 

Competenze

Postato il

10 Agosto 2024