INVISIBILIA
SABATO 18 APRILE ALLE ORE 21.00
Invisibilia è una scrittura teatrale di Gloria Bardi, ispirata alle Città Invisibili di Italo Calvino, a cui lo spettacolo è dedicato.
Il testo, ricco di metafore e simboli, mette a confronto la dimensione del desiderio, rappresentata da Marco Polo, giovane visionario capace di immaginare l’altrove e farsene conquistare, e la dimensione del possesso, rappresentata da Kublai Khan, maturo imperatore che vive negando l’altrove stesso, in un’operazione mai conclusa di assoggettamento e conquista.
Il testo esprime “invisibilmente”, in forma immaginaria, urgenze reali, come la guerra, la violenza, il rischio ecologico, la brama di possedere e consumare, la pretesa di immobilizzare, l’incapacità, tipica del nostro tempo, di essere creature amanti e desideranti.
Proprio per sottolineare la differenza tra Kublai e Marco, in Invisibilia quest’ultimo è interpretato da una ragazza, mentre le città vengono rappresentate come donne seducenti, capaci di attrarre i viandanti e i viaggiatori della vita.
Hanno collaborato all’allestimento di Invisibilia:
– Annapaola Bardeloni (attrice e regista professionista, che ha collaborato alla regia)
– Italia Furlan (la fata di Arti.ficio, che ha confezionato con materiale di riciclo i costumi delle città)
– Stefano Stacchini (poeta visivo di Pontedera, autore delle splendide proiezioni)
Grazie a loro e alla musicalità del testo lo spettacolo ha assunto il valore di una felice e condivisa operazione estetica.
Lo spettacolo viene messo in scena da “ GLI AMICI DI BABOUCHE “
Attori: Gianluca Avventurino, Franco Bonfanti, Massimiliano Brocardo, Viola Dressino, Daniela Ferramosca, Julia Maklakova, Carla Spinola, Elena Tura.
Tecnici: Maurizio Carle, Ornella De Angeli col contributo strumentale di Giacomo Maestri.
Si tratta della compagnia finalese di più lungo percorso (esiste dal 1996), nota per spettacoli come La Strana Malattia (premio nazionale FITA per il teatro civile, dedicato all’Alzheimer) Tema in Classe sulla Guerra, I Quaderni e le Mani, Il Treno e il Teorema, Il Figlio Unico delle Venti madri.