LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE
Spettacolo di narrazione musicale
dal romanzo omonimo di Joseph Roth (1939)
Con
Andrea Nicolini (attore e fisarmonica)
Federico Bagnasco (contrabbasso)
Musiche di F. Bagnasco e A. Nicolini
Un uomo ormai tagliato fuori dalla società, alcolizzato, uno straccione che vive sotto i ponti della Senna, visitato da brandelli di ricordi con i quali cerca di ri-tracciare e rintracciare la sua identità, è il protagonista di questo spettacolo. Un uomo la cui vita è stata distrutta da un amore e da un omicidio e soprattutto dalla galera. Quest’uomo pieno di sogni che si infrangono continuamente dentro un bicchiere di pernod. Quest’uomo talmente fragile da essere un devoto dei santi, espressione di una fede fanciulla che, malgrado tutto, gli sopravvive dentro. Quest’uomo che vive nella decadenza dell’impero austro-ungarico, decadenza che è già diventata risurrezione terribile nella Germania di Hitler. Quest’uomo ci appartiene e dunque va cantato, cantata la sua fragilità e la sua forza sotterranea, un impeto inarrestabile che lo spinge inevitabilmente fino alla fossa. Un uomo, infine, che tenta di trasformarsi, perché ha solo quella speranza per sopravvivere, e non ci riesce.
La musica è sfondo, interpunzione, intervallo, enfasi, dà voce agli aspetti più emotivi che si nascondono fra le righe. La musica mette in luce e crea oscurità e mistero.
Federico Bagnasco sfrutta le diverse potenzialità timbriche del suo contrabbasso, cercando degli espliciti parallelismi con alcuni temi ricorrenti nel racconto: il miracolo, il senso di angoscia misteriosa e lugubre che avvolge il personaggio, con il suo passato e le rive della Senna, un senso quasi di sacro e visionario misticismo, l’ubriacatura, l’entusiasmo di chi ritrova speranza, la sensualità, la vertigine… e poi Parigi, che fa da cornice a tutto, con i suoi valzer e i suoi bistrot.
Sono come diverse scenografie sonore, fatte di armonici e di glissandi, di cupe melodie e di aspre dissonanze, che, con le efficaci e caratteristiche incursioni dell’accordéon, si alternano, fra sbalzi e passi di danza, fra onde e bordoni, e così facendo supportano e arricchiscono il racconto.
Come una seconda voce che prova a narrare ciò che non si può narrare, la realtà irreale di un ubriaco che vive un miracolo.
Andrea Nicolini
È attore e contemporaneamente compositore di musica di scena.
In trent’anni di teatro, ha scoperto una cosa: che non riuscirebbe proprio a essere un attore e basta. Così da sempre affianca la partecipazione agli spettacoli delle principali compagnie teatrali italiane a un continuo lavoro di creazione e di sperimentazione in situazioni più piccole e in condizioni più difficili, dove però cerca di percorrere una propria strada di autore, di attore e di musicista.
Collabora (come attore e/o come musicista) con molti dei più grandi Teatri Stabili e Compagnie private italiane.
Lavora da molto tempo sotto la direzione del grande Maestro di teatro Peter Stein ( I Demoni, Il ritorno a casa, Der Park, Richard II).
Recita e/o compone poi per Alfredo Arias, Krzsistof Zanussi, Mario Scaccia, Puerta Lopez, Gabriele Lavia, Gianfranco De Bosio, Valerio Binasco, Jurij Ferrini, Benno Besson, Mathias Langhof ecc. ecc.
Sull’altro versante ha creato tanti spettacoli, ciascuno dei quali ha significato sacrificio e al pari gioia. Così ad esempio mette in scena l’affresco sulla migrazione di fine ottocento Con le spalle al mare,
commedia musicale italiana scritta insieme a Fabio Amoroso. Il Don Chisciotte scritto insieme al compositore Stefano Curina dove ha interpretato il protagonista, una commedia musicale con la quale ha rappresentato l’Italia per i festeggiamenti madrileni per i 400 anni di Cervantes.
Significativa la collaborazione con il compositore Andrea Basevi per una serie di operine musicali prodotte dal Teatro Carlo Felice.
Fonda i Ludus in fabula, ensemble di musicisti e attori con il quale porta in scena concerti teatrali come La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Buzzati di cui ha curato il libretto per la musica del compositore Filippo Del Corno.
Da anni collabora con i Phonodrama costruendo spettacoli con musica dal vivo, quali I Garibaldini, Fiume del mondo, Uscito dalla trincea, La musica anima dell’Europa, Monkey’s kabarett, ecc.
Federico Bagnasco
Contrabbassista, docente, compositore e arrangiatore, occasionale polistrumentista di strumenti ad arco e a pizzico, è da anni attivo come musicista che attraversa i generi musicali e i differenti contesti della cultura e dello spettacolo, dai più tradizionali ai più sperimentali.
Si diploma in contrabbasso con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio N. Paganini di Genova, perfezionandosi successivamente con importanti solisti e didatti di questo strumento; ha approfondito in seminari e masterclass anche la composizione, l’improvvisazione e la prassi esecutiva su strumenti antichi.
Ha occasionalmente lavorato presso importanti orchestre italiane, anche in veste di prima parte; attualmente collabora come primo contrabbasso con l’orchestra da camera Milano Classica, con la quale si esibito anche in veste di solista.
Ha collaborato inoltre, e collabora, con diverse formazioni italiane di musica barocca partecipando a numerose e importanti rassegne in Italia e all’estero, di musica da camera e di musica corale.
Dal 2013 fa parte dell’Eutopia Ensemble, dedito alla musica contemporanea e del ‘900.
Le sue esperienze musicali passano anche per il jazz, il tango, la musica medioevale e rinascimentale, il progressive rock, la canzone d’autore, le musiche da film o per il teatro di prosa, trasmissioni televisive, la musica popolare di tradizione e la libera improvvisazione; collaborando fra gli altri con il Quartetto d’Archi di Torino, Ezio Bosso, Pivio e Aldo De Scalzi, ma anche Bruno Lauzi, Vittorio De Scalzi, Max Manfredi (anche in qualità di direttore artistico della sua più recente attività discografica), Franco Boggero, o in ambiti più folk-etnici, Eyal Lerner, Rhapsodjia Trio, Filippo Gambetta.
Compie attività di ricerca musicologica sulla storia del contrabbasso; nel 2012 pubblica “KontraBach. Percorso storico musicale di un binomio possibile. Note intorno al rapporto tra il contrabbasso e la musica di J. S. Bach” (Armelin Musica-Padova), con presentazioni di G. Ettorre, F. Guglielmo, R. Mellace. Ha al suo attivo quasi una cinquantina di incisioni discografiche (per importanti etichette quali Sony Classical, Amadeus, CPO, Avie, Brilliant, Stradivarius, Tactus, Ala Bianca, Felmay…); nel 2009 pubblica per la rivista SuonoSonda la versione per contrabbasso di Solo di K. Stockhausen. Nel 2014 pubblica “Le Trame del Legno” (Oldmill Records), composizioni originali per contrabbasso e manipolazione elettronica, con ottimo successo di critica.
Attualmente è docente di contrabbasso presso il liceo musicale Cavour di Torino.
Per rispettare la normativa vigente sulla sicurezza, il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata, pertanto è molto gradita la prenotazione.
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