Vespe d’artificio -sabato 25 gennaio ore 21.00

VESPE D’ARTIFICIO: 

Stravinsky e Petrolini a braccetto con Maio, insieme a… Marzari!

con

il Musicattore Luigi Maio e Enrico Grillotti al Pianoforte 

A grande richiesta, Luigi Maio torna a Savona con “Vespe d’Artificio”, suo cavallo di battaglia già applaudito al Teatro Chiabrera nel Febbraio del 2009, in occasione del Centenario Futurista. Musicattore® per sua originale e scherzosa definizione, Premio dei Critici di Teatro, Premio Dante Alighieri 2021 del CISI, Testimonial UNICEF per aver avvicinato anche i giovanissimi al suo “Teatro musicale da camera” (o Kammerspiel), Rappresentante in Italia della Fondation Igor Stravinsky quale interprete di riferimento della “Storia del Soldato”, Luigi Maio ha voluto restituire al Futurismo un’inedita veste ludica. Scrivendo, musicando e interpretando l’opera ‘post-futurista’ “Vespe d’Artificio”, Maio, da petroliniano incallito, ha rivendicato un posto per Ettore Petrolini nell’Olimpo dei grandi protagonisti del Novecento Storico, affiancandolo a Stravinsky, Picasso, Pirandello, Marinetti, etc. Durante lo scoppiettante spettacolo, infatti, vedremo i gloriosi fantasmi del compositore russo e del comico romano ‘dialogare’ tra loro e rievocare, in una curiosa rassegna, le gesta dei futuristi. «Più che aeroplani rombanti, mi sembrano vespe ronzanti!». Questo il giudizio espresso dal genio di San Pietroburgo nei confronti dei ‘colleghi’ futuristi: diciamo ‘colleghi’, in quanto Stravinsky fu coinvolto in gioventù nella folle bagarre di quel bellicoso movimento. Così Maio, cercando un insigne testimone per l’ironica rievocazione di questo movimento, ha ‘scomodato’ Stravinsky dalla pace ultraterrena per calarlo – novello Dante – nel girone tutto mondano delle futuristiche ‘Malebranche’. Una truppa artisticamente agguerrita, imbracciante pennelli, scalpelli, pentagrammi e ‘intonarumori’. Esercito rumoroso, dunque, capitanato dal vulcanico Filippo Tommaso Marinetti alla testa di militanti d’avanguardia come Sant’Elia (l’architetto futurista), Russolo e Pratella (i musicisti del Futurismo), l’eclettico Savinio, il poeta Cangiullo, il pittore Depero e l’estroso Balla, a cui Stravinsky dedicò il balletto “Fuochi d’Artificio”. Il titolo “Vespe d’Artificio” nasce infatti dalla crasi tra il succitato balletto e la bonaria critica che Stravinsky rivolse ai ‘ronzanti’ futuristi e al loro ‘vespaio’ creativo. Alle pungenti frecciate lanciate dall’autore di “Petruška”, faranno eco le salaci boutades dell’autore di “Salamini”, qui in veste di beffardo e irriverente ‘Virgilio’. Col suo inimitabile stile d’avanspettacolo, Petrolini condivideva col Maestro Igor lo stesso ironico – e distaccato – punto di vista nei confronti di quell’esercito in bombetta, di quel creativo e provocatorio plotone armato di entusiasmo e «parole in libertà». “Vespe d’Artificio” non vuole essere altro che un divertissement sugli aspetti scanzonati e meno noti del Futurismo, la cui luce, innovativa e provocatoria, fu oscurata fatalmente dalla sinistra ombra del conflitto mondiale. Un pirotecnico susseguirsi di colpi di scena, dove la narrazione di aneddoti sulle “Candid Camera” ante litteram, improvvisate da Marinetti e Cangiullo durante le loro performances, s’innesta ai virtuosismi attorali e canori di Luigi Maio, coadiuvati dalla perizia pianistica di Enrico Grillotti (a cui sono affidate le musiche originali dello stesso Musicattore®, condite da suggestioni stravinskiane, estratti petroliniani dal “Conte d’Acqua Fresca” e “Fortunello”, insieme alla “Guerra Lampo” di Groucho Marx). Nata a Genova in occasione della mostra “Futurismo. I grandi temi” (tenutasi a Palazzo Ducale nel 1997), la pièce ha riscosso da allora un grande successo di pubblico e critica, dal Carlo Felice al Piccolo di Milano. Ospite a Striscia la Notizia per aver suggerito la prodroma paternità futurista delle “Candid Camera”, Maio ha così ricevuto il Premio Arte e Cultura Ettore Petrolini 2002 quale «più originale interprete del grande Vate della comicità italiana». E, a fine rappresentazione, lo spettatore potrà ri-scoprire un grande protagonista della scena genovese: Giuseppe Marzari. Umorista, comico, attore, cantante e fine dicitore, attivissimo in pieno boom futurista, Marzari viene riproposto da Luigi Maio per le inedite valenze petroliniane permeanti alcuni sketch di questo illustre e singolare artista. Con “Vespe d’Artificio”’, il Teatro Sacco celebra infine un triplice anniversario: l’ottantesimo della morte di Filippo Tommaso Marinetti, il cinquantesimo della scomparsa di Giuseppe Marzari e il centoquarantesimo della nascita di Ettore Petrolini.      

LUIGI MAIO, “il Musicattore”®, è attore, musicista, drammaturgo, cantante e disegnatore. Scoperto dall’attrice Valeria Moriconi, Maio è oggi Rappresentante in Italia della Fondation Igor Stravinsky, su nomina della Presidente Marie Stravinsky quale massimo interprete dell’Histoire du Soldat. A lui si deve il collaudato ‘Metodo Maio’, grazie al quale il Musicattore ha avvicinato anche i giovanissimi ai classici del Teatro e della Musica. Riscuote successi dal Teatro alla Scala al Piccolo di Milano, dal Carlo Felice al Petruzzelli, dall’Argentina di Roma al Duse di Genova, da Palazzo Quirinale al Martha Argerich Festival di Amburgo, dal Festival di Spinacorona di Napoli al Centre des Arts di Ginevra per il Centenario del Soldat di Stravinsky. Collabora con grandi orchestre ed ensemble (Filarmonica della Scala, Symphoniker Hamburg, Virtuosi Italiani, Orchestra del Carlo Felice di Genova, ORT, RAI, Solisti della Scala, Windkraft Ensemble, etc.) e con grandi solisti e direttori (Bruno Canino, Donato Renzetti, Mario Brunello, Charles Dutoit, Marcello Panni, Alessandro Ferrari, Alberto Martini, Mario Ancillotti, Massimiliano Caldi, Andrea Dindo, Antonio Aiello, Leonardo Sapere, Gianluca Marcianò, Rino Marrone, Michele Mariotti, etc.). Premio dei Critici di Teatro, Premio Ettore Petrolini, è stato ospite all’Ambasciata d’Italia a Londra per l’interpretazione della Commedia, che gli è valsa la definizione di «primo Dante in ‘3D’» del medievista Francesco Mosetti Casaretto dell’Università di Torino e le lodi del dantista Francesco De Nicola. Per il Tenore Francesco Meli, compone quattro arie per canto e pianoforte, eseguite alla Scala di Milano e a Tokyo. Nell’anno dantesco Maio riceve dal CISI – Centro Internazionale di Studi Italiani dell’Università di Genova – il PREMIO DANTE ALIGHIERI 2021 quale «più emozionante interprete di Dante». Alla Scala di Milano, oltre all’Histoire du Soldat, ha diretto e interpretato la sua versione di Pierino e il Lupo, replicata successivamente il 23 Marzo 2024 all’Elfo Puccini e abbinata a un inedito bis: Pierino È il Lupo, il sequel del capolavoro di Prokofiev scritto, musicato e orchestrato dallo stesso Musicattore. Recentemente è stato nominato presidente del CARLO FELICE YOUNG, associazione la cui finalità è di avvicinare i giovanissimi al mondo del teatro musicale.  

Il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata pertanto la prenotazione è consigliata .

Saremo per voi, TELEFONICAMENTE disponibili il LUNEDI’- MERCOLEDI’ – GIOVEDI’ – VENERDI’ – SABATO dalle 14.00 alle 17.00. In tutti gli altri giorni e orari potete inviarci le vostra prenotazione tramite sms o whatsapp al numero 3317739633 e riceverete la conferma della prenotazione.

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Postato il

10 Agosto 2024